La storia del Goju-Ryu

 

Gōjū-ryū (剛柔流, in Giapponese sta per "stile duro-morbido", o "scuola (ryū) della durezza (Gō) e cedevolezza (jū)") è uno dei principali stili del Karate di Okinawa e rappresenta una combinazione di tecniche "dure e morbide". Go, che vuol dire duro/sodo, si riferisce a tecniche di mano chiusa con attacchi lineari e diritti; Ju, che vuole dire morbido/molle, assegna tecniche di mano aperta e movimenti circolari. Maggiore enfasi viene data alla respirazione corretta. Il Gōjū-ryū utilizza metodiche che includono la fortificazione e il condizionamento del corpo, approcci di base al combattimento e esercizi con partner.

Il Gōjū-ryū è il risultato di anni di studi di vari stili di combattimento tradizionali cinesi. Kanryo Higaonna (fondatore poi del Naha-te) da giovanissimo si spostò nel Fuzhou (Fujian, Cina) nel periodo 1867-1881 per poter studiare le arti marziali. Il suo incontro con il maestro Ryu Ryu Ko porto Higaonna a studiare lo stile della Gru Bianca che si dice a sua volta provenisse da un incrocio delle tecniche del "Pugno del Monaco" (nate nel tempio buddista Shaolin dle Fujian) e dalla "Box della Tigre Nera" studiato appunto da Ryu Ryu Ko. Al suo ritorno ad Okinawa, Kanryo Higaonna intraprese l'insegnamento delle tecniche di combattimento apprese in cina creando uno stile chiamato "Naha-te". Uno degli suoi allievi migliori fu Chojun Miyagi.

Chojun Miyagi fu il fondatore dello stile Gōjū-ryū. Il termine GoJu fu tratto dal maestro Myiagi da un passaggio del "Kempo Hakku", in un capitolo del "Bubishi" che recita: <<Ho goju don to>>, che significa "La legge dell'universo respira dura e morbida". Il Goju-ryu deriva dall'antico Naha-te. GoJu vuol dire "duro" (go) e "morbido" (ju), ovvero uno stile che abbina tecniche dure a tecniche morbide. Questo stile è quello che ha ricevuto la maggior influenza cinese, poiché Kanryo Higaonna andò nella città cinese di Fuchou (odierna Fuzhou) a studiare l'arte del Chi-chi (o "boxe cinese") e il suo allievo Myiagi passò 4 anni (1904-1908) in quella città a studiare quelle forme. Si dice che Higaonna studiò lo stile "appeso" di Shao Lin Chuan, uno degli stili a pugno duro o esterno del Chi-chi; Myiagi studiò quindi lo Shao Lin Chuan ma anche il Pa Kua Chang o della "palma-mano degli 8 diagrammi", uno degli stili a pugno morbido o interno. La dottrina di combinare queste due arti opposte è detta Wu Pei Chi. Avendo appreso questi due stili, insieme al Naha-te di Higaonna, egli trasformò il karate nel karate di stile goju-ryu.

Miyagi credette che "lo scopo ultimo del karate-do era quello di creare la persona, conquistare la miseria umana e trovare la libertà spirituale". Egli dichiarò che era importante, per l'equilibro dell'allenamento all'autodifesa, "l'allenamento della mente, o con la coltivazione del precetto karate-do ni sente nashi ('Non c'è un primo attacco nel karate')", enfatizzando inoltre l'importanza della "coltivazione dell'intelletto prima della forza". È lo stile che si è mantenutò più "tradizionale" e meno "sportivo" in quanto secondo le credenze del Goju-ryu, la sfera del karate è rappresentata da una mano e le competizioni sportive sono solo il mignolo di essa.